Oggi voglio parlavi del “tesoro mio più grande”…
il LABORATORIO DI ARTETERAPIA con i bambini dai 3 ai 5 anni.
L’idea nasce dall’esigenza di trovare uno strumento che mi facesse entrare in relazione con i bambini piccoli e riuscire a tirar fuori le loro emozioni più nascoste.
Entrare in relazione con un bambino non è semplice, bisogna “catturarlo” usando i suoi stessi mezzi: dolcezza, pazienza, calma e creatività. Loro imparano facendo, guardando e sperimentando. Quindi, dovevo trovare uno strumento pratico, divertente, usare materiali originali che stimolassero la loro creatività. Il mio obiettivo era quello di parlare di emozioni e rinforzare questo discorso facendoli divertire. Il bambino si ricorderà di quando si è divertito, assocerà questo ricordo al discorso sulle emozioni e userà questo strumento nella sua quotidianità.
Diciamo che la sfida che mi sono posta non è stata semplice da attuare. Piano piano mettendo insieme le mie conoscenza di Psicologia Evolutiva, la mia esperienza diretta sul campo come educatrice, la mia passione verso l’arte e tutte le forme di creatività, ha preso forma il Laboratorio di Arteterapia con i bambini sotto i 5 anni
Avendo già condotto questo tipo di corso con gli adulti, gli adolescenti e i bambini dagli 8 anni in sù ho visto l’effetto positivo che questo strumento aveva su di loro: un contatto intimo con se stessi, un aumento dell’autostima, una gestione efficace delle proprie emozioni e un aumento del benessere personale. E quindi, decisi di proporlo anche per i bimbi più piccoli.
Partì così il mio primo laboratorio nelle scuole materne. Oggi, a distanza di 9 anni, posso dire che sono orgogliosissima di aver fatto questa scoperta. I bambini rispondono all’attività in modo totale, si mettono in gioco, si ascoltano, tirano fuori le loro emozioni, si conoscono, imparano a condividere, aumenta la loro autostima, sviluppano senso critico, imparano a stare in gruppo (imparare a fidarsi, a mettere dei confini, ecc)…
Ovviamente, il tutto non avviene in modo così diretto ci vuole tempo e pazienza. Ogni bambino ha una sua personalità, un suo vissuto, c’è chi si apre subito, chi impiega più tempo, ecc…
Vi spiego un po’ cosa è l’arteterapia.
L’arteterapia include l’insieme delle tecniche e delle metodologie che utilizzano le attività artistiche (musica, danza, teatro, pittura, costruzione e narrazione di storie e racconti) come mezzi terapeutici, finalizzati alla crescita della persona nella sfera emotiva, affettiva e relazionale. É, dunque, un intervento di aiuto e di sostegno a mediazione non-verbale attraverso l’uso dei materiali artistici e si fonda sul presupposto che il processo creativo messo in atto nel “fare arte” produce benessere, salute e migliora la qualità della vita. Attraverso l’espressione artistica è possibile incrementare la consapevolezza di sé, fronteggiare situazioni di difficoltà e stress, esperienze traumatiche, migliorare le abilità cognitive e godere del piacere che la creatività artistica, porta con sé. Per poterla praticare, non sono necessarie precedenti esperienze o competenze di tipo artistico; non è questo il contesto in cui possano emergere giudizi di tipo estetico, poiché ogni espressione dell’anima e della propria umanità, fosse anche solo un semplice segno o un insieme caotico di linee e colori, è manifestazione autentica di un sentire profondo e come tale, di valore inestimabile.
Il corso è così strutturato:
- invito i bambini ad ascoltare il proprio corpo, sentire come sta, che emozioni prova e a condividerle con il gruppo;
- i bambini si mettono in gioco attraverso il fare: disegnano, pitturano, colorano, incollano, ecc… Il tutto strutturato in base al discorso che abbiamo intrapreso (fantasie guidate, rilassamento, gioco con lo specchio per riconoscersi, carezze di gruppo, ecc);
- vediamo i lavori svolti e chiedo di nuovo ai bambini come si sentono.
Gli incontri si svolgono una volta alla settimana ogni incontro dura dai 45 ai 60 minuti. Prevedono delle riunioni di resoconto con i genitori nelle quali spiego loro cosa abbiamo fatto e do qualche consiglio. Se poi noto che ci sono delle difficoltà più grandi chiamo i genitori per un incontro individuale.
Gli obiettivi principali di questa esperienza sono:
- insegnare l’importanza dell’ascolto del proprio corpo e del rispetto dei propri tempi. Non siamo abituati a fermarci ed ascoltarci, lo facciamo solo quando stiamo male fisicamente e siamo costretti a farlo. Se lo faremmo di più avremmo un rapporto migliore con noi stessi e di conseguenza con gli altri;
- insegnare l’importanza della gestione delle emozioni ai genitori come mezzo per creare relazioni forti e durature con i figli;
- aumentare l’autostima e il benessere nei bambini.
Di seguito vi lascio qualche immagine.
esempio di lavoro svolto i bambini sperimentano il loro corpo si divertono a creare delle forme qui i bambini ascoltano il loro corpo e sento le emozioni che provano nel qui e ora qui sperimentano il potere che il loro corpo ha sul mondo esterno qui toccano un'opera creata da loro qui dipingono con materiali inusuali qui danno sfogo alla loro creatività in modo libero e senza strutture (scalzi e per terra) qui dipingono con il naso